La Corea in Pillole: come viaggiare nel tempo in Corea? Con l’hanbok!

A Seoul potrai scoprire i palazzi reali, dove vivevano gli imperatori e le imperatrici, indossando un hanbok per vivere una vera e propria esperienza nel passato 2.0.

Cos’è l’hanbok?

L’hanbok è il vestito tradizionale coreano e viene tuttora usato in occasione di festività o celebrazioni importanti per la cultura coreana, come Seollal (il Capodanno coreano), Chuseok (la festa della vigilia dell’autunno), il matrimonio o il primo compleanno.

Le origini dell’hanbok coreano risalgono al periodo dei Tre regni (dal 57 a.C. al 668 d.C.); nel corso del tempo ha subito dei cambiamenti, ma la composizione di base è rimasta immutata: una giacca stretta in vita con le maniche lunghe e comode, chiamata jeogori, indossata sia dagli uomini che dalle donne; una gonna ampia e lunga, detta chima, per le donne e degli ampi pantaloni, baji, per gli uomini.

L’hanbok può essere considerato il simbolo dell’estetica coreana: semplice ma elegante, modesto nelle forme ma ricco nell’espressione. Comprendere i principi armonici che si celano in questo indumento significa anche capire meglio i valori fondamentali del concetto coreano di bellezza.

Lo stile dell’hanbok

Le stoffe usate per gli hanbok erano spesso decorate con simboli che rispecchiavano i desideri di chi le sceglieva: peonie su un abito da sposa esprimevano l’auspicio di benessere e ricchezza; il fiore di loto nobiltà mentre pipistrelli e melograni il desiderio di avere molti bambini. Draghi, fenici, gru e tigri erano riservati all’aristocrazia e ai militari. Il simbolismo raggiungeva la massima espressione nei vestiti dei re e delle regine, spesso decorati con cuciture dorate su stoffe rosse o blu con 12 simboli diversi (tra cui draghi, montagne, fuoco, nuvole, erbe, chiavi, sole e luna), in armonia con i principi di ying-yang e dei cinque elementi.

Nell’hanbok si ritrovano anche i principi dell’arte coreana: le linee del jeogori donano fluidità alle movenze e mostrano la predilezione dei coreani per l’armonia delle curve, riscontrabile anche negli edifici, nei movimenti di danza, nell’artigianato e nella pittura del paese.

Dalla tradizione ad oggi

Dagli anni ’90 gli hanbok, dopo aver abbandonato la quotidianità nella vita delle persone coreane, sono arrivati sulle passerelle di Parigi, sia con interpretazioni moderne da parte di designer coreani, sia con rivisitazioni da parte di designer internazionali, come quella di Carolina Herrera del 2013.

Noleggiare un hanbok a Seoul

Non perdere quindi l’occasione di indossare un emblematico simbolo della cultura coreana per sentirti come un imperatore o un’imperatrice (oppure in un k-drama storico!)
Dove noleggiare un hanbok: ci sono moltissimi negozi che affittano hanbok di colori e stili differenti in diverse zone della città. Molti sono concentrati nelle vie attorno ai palazzi reali a Jongno-gu, a pochi minuti dalla fermata di Gyeongbokgung (linea 3 della metro).
Quanto costa: dipende dal tipo! Ce ne sono di più o meno semplici, con materiali pregiati e decori esclusivi. In generale, tra i 15.000 e i 30.000 won per 4 ore e tra i 20.000 e i 40.000 won per 2 giorni.
Consigli: ricordati di portare con te un documento di identità: è richiesto in molti dei negozi che noleggiano hanbok. Per chi indossa un hanbok, l’ingresso ai principali palazzi reali di Seoul (Gyeongbokgung, Changdeokgung, Changgyeonggung, Deoksugung e Gyeonghuigung) è gratuito!

Bibliografia: Hanbok: Timeless Fashion Tradition, Di Samuel Songhoon Lee, Korea Foundation, Korea Essential n.16

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