Il primo febbraio 2022 sarà Seollal (설날), il Capodanno coreano, una delle feste più importanti del paese. Seollal è una tradizione tipicamente coreana, che si basa sul calendario lunare. Ogni anno è contraddistinto da un animale e il ciclo si ripete ogni 12 anni. Sta per iniziare l’anno della tigre, simbolo di forza, salute e vitalità. Per i coreani le tigri sono animali molto propizi, che con il loro coraggio riescono a scacciare la sfortuna. Speriamo quindi in un anno fortunato!

La terra delle tigri
Nonostante le tigri siano oggi estinte nella penisola coreana, la tigre (호랑이) resta l’animale simbolo del paese. Un tempo la Corea era conosciuta proprio come “La terra delle tigri”. Fino a un centinaio di anni fa, la penisola coreana era infatti popolata da numerosi esemplari di tigri siberiane, o tigri coreane. Le tigri iniziarono a scomparire durante la dinastia Joseon, quando venne creata una squadra speciale appositamente per ucciderle, la chakhogabsa. La caccia massiccia alla tigre realizzata all’inizio del XX secolo durante l’occupazione giapponese ha peggiorato ulteriormente la situazione, e ora le tigri sono una specie a rischio di estinzione.
L’ultima tigre avvistata in Corea risale al 1922, sul monte Daedeuk, a Gyeongju, nella provincia settentrionale di Gyeongsang. Attualmente restano circa 400 esemplari di questi animali, per lo più nelle aree più orientali della Russia.

La tigre nell’arte coreana
Questo animale è presente in molte delle principali espressioni artistiche e culturali coreane del passato: arte, mitologia e racconti. Per esempio le tigri sono ricorrenti nella Minwha, l’arte folcloristica coreana, in cui spesso venivano rappresentate con una gazza. Anche nell’arte funeraria si trovano tracce del grande felino scolpito nella roccia nei pressi delle tombe imperiali.

Anoymous, Public domain, Wikimedia Commons
La tigre nelle fiabe e nei racconti coreani
Molte delle fiabe e dei racconti tradizionali coreani non iniziano con il classico “C’era un volta”, ma con “Ai tempi in cui le tigri fumavano” (호랑이 담배 피우던 시절). Questa curiosa espressione, usata per indicare che la storia risale a un periodo lontanissimo e inventato, è un indizio di come le tigri siano da sempre presenti nell’immaginario coreano. E anche nella realtà! Un tempo le tigri che popolavano le montagne e le foreste (nonché le isole) della Corea rappresentavano una minaccia reale per gli abitanti dei villaggi, che le temevano e le rispettavano: erano sì degli animali selvatici pericolosi, ma anche delle creature guardiane, capaci di proteggere le montagne e gli uomini dagli spiriti malvagi.

Da un dipinto dell’epoca Joseon – Unknown, Public domain, via Wikimedia Commons
Sono molte le fiabe coreane ancora oggi raccontate ai bambini che hanno una tigre tra i personaggi principali, tra cui “La tigre e i cachi secchi”, oppure “Sorella Sole e fratello Luna”. Il grosso felino è presente anche nel mito della nascita della civiltà coreana. Una tigre e un orso si sfidano per la mano di Hwanung, il figlio del re Hwanin; la tigre perde e l’orso diventa una donna, che partorisce Dangun, il leggendario fondatore della Corea. Nonostante la vittoria dell’orso, la tigre appare molto più di frequente nelle rappresentazioni folcloristiche coreane.
Hodori e Soohorang, le tigri mascotte delle olimpiadi
La tigre è così importante nella cultura coreana da essere stata scelta come mascotte per entrambe le edizioni delle olimpiadi ospitate in Corea. Hodori (호돌이), una tigre arancione siberiana con una simpatica bombetta, è stata la mascotte delle olimpiadi estive di Seul del 1988. Soohorang (수호랑), una tigre bianca, ha rappresentato le olimpiadi invernali del 2018 a Pyeongchang. La squadra nazionale coreana di calcio è conosciuta come “La tigre dell’Asia” e ha una tigre rappresentata sulla divisa.

Korea.net / Korean Culture and Information Service
Se vi trovate a Seul potete visitare il National Folk Museum, che ospita fino al 31 marzo 2022 una mostra dedicata proprio alla tigre nella cultura coreana. Oppure potete divertirvi a fotografare le grandi tigri gonfiabili che stanno spuntando per tutto il paese, per esempio davanti al COEX Mall di Samsung-dong a Seoul oppure sulla Haeundae Beach di Busan. E buon Seollal!