Chuseok, la festa della vigilia d’autunno

Ogni autunno per tre giorni le strade di Seoul si svuotano, come per magia. È il momento in cui si celebra Chuseok (추석), la “vigilia dell’autunno”, una delle più importanti feste della Corea del Sud. Tutti tornano nella propria città di origine per festeggiare insieme alla famiglia, rendere omaggio agli antenati, condividere cibo, storie, giochi e scambiarsi regali. 

Le grandi città sembrano deserte, le strade sono congestionate dalle auto di chi torna dai propri famigliari. Trovare un aereo o un treno per viaggiare all’interno del paese diventa un’impresa. È un’occasione unica per scoprire e apprezzare la cultura coreana, ma tenetelo presente… Programmate i vostri spostamenti con anticipo se vi trovate in Corea del Sud proprio in questo periodo!

Chuseok – Che cos’è e quando si celebra

Nel “paese del calmo mattino” le feste principali sono 3: Seollal (il Capodanno coreano, ossia il primo giorno del calendario lunare), Dano (il quinto giorno del quinto mese del calendario lunare) e Chuseok. Chiamato anche Hangawi, si celebra il quindicesimo giorno dell’ottavo mese del calendario lunare, il giorno della “luna del raccolto”. Ogni anno la data cambia; nel 2020 è dal 30 settembre al 2 ottobre. 

L’ origine di questa festività risale al passato agricolo della Corea. Anticamente in occasione di Chuseok le famiglie si riunivano per festeggiare il raccolto e mostrare gratitudine ai propri antenati. Oggi non si celebra più il frutto dei campi, ma l’usanza di rendere omaggio ai progenitori è ancora viva nel paese.

Folclore e tradizioni

La mattina del giorno di Chuseok i membri delle famiglie celebrano i propri antenati con il rito del Charye (차례). Offrono cibo in dono alle quattro generazioni precedenti come ringraziamento per i loro favori. Ogni pietanza ha una disposizione ben precisa sulla tavola, che segue i punti cardinali.

Alcune famiglie aprono la finestra per lasciar entrare gli spiriti degli antenati e apparecchiano la tavola per loro, per tenerne viva la memoria. La famiglia poi si siede a tavola per il pranzo.

Durante Chuseok è un’usanza comune anche visitare le tombe degli antenati. Si taglia l’erba, ripulendo e togliendo le erbacce cresciute intorno, in segno di rispetto e apprezzamento per i propri predecessori con un rito chiamato Beolcho (벌초). 

Chuseok è un’occasione per stare insieme, organizzare gare di tiro con l’arco o di Ssireum, un tipo di lotta amato dai coreani. La notte è possibile assistere (o partecipare) alla Ganggangsullae, una danza praticata da 5000 anni, ancora oggi insegnata nelle scuole. In questo ballo le donne indossano gli hanbok (vestiti tradizionali coreani), si prendono per mano in un grande cerchio e cantano, inscenando momenti di vita rurale. La danza è iscritta nella lista dei patrimoni immateriali dell’UNESCO. 

Sulla tavola

Preparare tutti i piatti che compaiono sulla tavola in occasione di Chuseok è un’impresa. Riso, zuppe, piatti tipici coreani, tortine di riso, castagne, pesce, carne, bevande e dolci… ci vuole almeno un giorno intero per cucinare tutto!

La tradizione vuole che la vigilia di Chuseok ci si ritrovi per preparare i songpyeon (송편), tortine a forma di mezzaluna fatte con farina di riso, semi di sesamo, fagioli, fagioli rossi, castagne e altri ingredienti. Vengono cotte a vapore sopra a uno strato di aghi di pino, che gli conferiscono un piacevole aroma. Sempre secondo la tradizione, chi prepara i songpyeon più belli avrà un bambino bellissimo o un matrimonio particolarmente fortunato.

Songpyeon, dolcetti tipici di Chuesok

Sulla tavola non mancano il jeon, il tipico pancake coreano, preparato con pesce o carne e verdure tagliati a strisce e il japchae, altro piatto tipico delle feste in Corea del Sud. Il japchae è uno stir fried di noodle di fecola di patate dolci, cotti in olio di sesamo con l’aggiunta di verdure, solitamente funghi, carote, cipolla, spinaci, salsa di soya e a volte carne di manzo. 

Pere coreane, giuggiole e castagne, insieme al riso fresco di raccolto, completano il pranzo di Chuseok, insieme alle immancabili bevande di accompagnamento.

Giuggiole in un mercato coreano

Chuseok oggi

La celebrazione tradizionale di Chuseok oggi non è più diffusa come un tempo. Molte persone in Corea del Sud preferiscono approfittare del periodo festivo per riposarsi, stare con la famiglia e gli amici oppure per fare una vacanza (prenotando il biglietto con largo anticipo). Le danze tradizionali come la Ganggangsullae e gli incontri di lotta Ssireum si guardano in tv, più che parteciparvi attivamente, e i songpyeon si comprano già fatti. Non si passano più i giorni che precedono la festa a cucinare, spesso il cibo che si trova sulle tavole delle famiglie si acquista già cucinato. 

Ma una cosa fanno ancora tutti: guardare la luna piena di Chuseok, che spesso coincide con la luna più grande dell’anno, e cercare l’immagine del coniglio con il mortaio. Si dice infatti che sulla faccia della luna il giorno di Chuseok compaia un coniglio intento a pestare nel mortaio il tteok, l’impasto di farina di riso che serve per i songpyeon, per renderlo più glutinoso. Vederlo è un segno di buon auspicio (anche se in pochi riescono a individuarlo 🙂 )

Buon Chuseok a tutti e buona ricerca del coniglio!

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